Gli Impianti Mammari

Considerazioni generali

Gli impianti mammari sono costituiti da un involucro di elastomero di silicone e un contenuto variabile secondo il tipo di protesi. Nel corso degli anni sono stati sperimentati e commercializzati diversi materiali di riempimento, per lamastoplastica additiva, alcuni maggiormente utilizzati al giorno d’oggi.

Classificazione delle protesi

Da un punto di vista strutturale gli impianti mammari sono costituiti da un involucro di silicone e da un riempimento. 
Esistono poi alcune caratteristiche secondarie che variano secondo il tipo di protesi:
- saldature degli impianti
- sistemi di orientamento degli impianti
- patch di fissazione
- valvole di riempimento

Forma

Protesi mammarie tonde e anatomiche

Gli impianti mammari si presentano tondi o anatomici.

Le protesi rotonde, le prime ad essere state disponibili, sono ancora oggi le più utilizzate in ambito estetico e ricostruttivo. Sono disponibili con vari tipi di superficie, contenuto e profilo, anche gonfiabili, a camera unica e doppia.

Le protesi anatomiche sono nate per conferire alle pazienti a cui era stata asportata la mammella per motivi oncologici un aspetto più naturale. Il polo superiore è appiattito e degrada verso un polo inferiore dove, generalmente, si trova la massima proiezione dell'impianto. Con queste caratteristiche, la protesi ridona un aspetto anatomico ad un seno che aveva sofferto una amputazione. In questi ultimi anni le protesi anatomiche sono state utilizzate da alcuni chirurghi anche negli interventi puramente estetici. Queste protesi anche se più dure al tatto secondo alcuni medici, mantenendo la loro forma sia in orto che clinostatismo, garantiscono un risultato più prevedibile.

Superficie

La letteratura internazionale classifica gli involucri di silicone come segue:
Ia generazione: involucro spesso e superficie liscia 
IIa generazione: involucro sottile e superficie liscia 
IIIa generazione: involucro spesso e superficie testurizzata

Gli impianti oggi in commercio sono di tre tipi: lisci, testurizzati e ricoperti di poliuretano. Le protesi a superficie liscia vengono oggi utilizzate molto raramente, generalmente per i posizionamenti sottomuscolari. Le protesi con copertura in poliuretano hanno dimostrato la capacità di ridurre drasticamente l'incidenza di contrattura capsulare in pazienti impiantate per la prima volta e in caso di revisione secondaria. 
Le protesi testurizzate rappresentano l'esito di ricerche che dimostrano la riduzione della contrattura capsulare mediante l’utilizzo di materiale rugoso fatto dello stesso elastomero di silicone per la copertura dell’impianto: esistono vari gradi di testurizzazione.

Profilo

profilo delle protesi mammarie

Gli impianti di forma rotonda e anatomica presentano volumi di riempimento variabile secondo le necessità. Per ogni specifico volume esistono protesi dal profilo differente. I profili classici sono il profilo basso e il profilo alto. Gli impianti a basso profilo hanno un diametro maggiore ma una altezza minore a differenza delle protesi ad alto profilo in cui l’altezza intesa come il punto che va dall’apice alla base della protesi risulta maggiore e il diametro minore rispetto a quello degli impianti a basso profilo.

Volume

Le dimensioni da considerare nella scelta di un impianto sono la base e l'altezza che costituiscono il profilo della protesi e il volume. Il volume in primis e gli altri parametri vanno valutati in rapporto con le dimensioni della ghiandola presente e con il torace. Nella ricostruzione del seno post mastectomia una importanza particolare ha la forma della protesi (da prediligersi protesi di forma anatomica).

Contenuto

Protesi di silicone gel-coesivo

Le protesi più utilizzate in Europa sono le protesi al gel di silicone. La letteratura internazionale è concorde nel riconoscere alle protesi di silicone un risultato superiore da un punto di vista estetico, per caratteristiche proprie di compressibilità e morbidezza dell’impianto.

Buoni risultati si ottengono anche con le protesi riempite con soluzione fisiologica anche se più rigide e meno compressibili al tatto rispetto a quelle di silicone.

Le protesi di Idrogel (vari tipi di idrogel vengono utilizzati tra cui il Polivinil Pirrollidone) hanno consistenza simile al gel di silicone, ma il loro utilizzo risulta poco diffuso.

L'introduzione sul mercato, negli ultimi anni, di impianti contenenti silicone sotto forma di gel coesivo ha ulteriormente migliorato le possibilità di pianificazione e di prevedibilità dei risultati. A differenza delle protesi delle precedenti generazioni che contenevano silicone liquido, la rottura dell'impianto non provoca la dispersione o la trasudazione del contenuto all’esterno.

Tipo

Le protesi si distinguono in base alle loro caratteristiche funzionali e di impiego e si dividono in:

1) Impianti mammari classici: sono impianti utilizzati nella mastoplastica additiva estetica e nel secondo tempo della ricostruzione mammaria post mastectomia. In alcuni casi sono utilizzate anche nella ricostruzione mammaria immediata in un solo tempo chirurgico. In Europa il contenuto più frequentemente utilizzato è il silicone, negli Stati Uniti la soluzione fisiologica.

2) Impianti Gonfiabili: a questo gruppo appartengono le protesi che vengono riempite durante l’intervento chirurgico utilizzando soluzione salina e che non dovranno essere sostituite ( ad esempio nella mastoplastica additiva per via periombelicale) e le protesi tipo Becker ossia impianti costituiti dal 25-50% di silicone gel coesivo disposto perifericamente ed un nucleo centrale riempibile con soluzione salina durante l’intervento o in tempi successivi mediante una valvola associata che può essere asportata successivamente a volume finale raggiunto. I due sottogruppi hanno caratteristiche ed impieghi differenti:

3) Espansori: sono gli espansori cutanei utilizzati anche nel primo tempo della ricostruzione mammaria. Vengono riempiti con soluzione fisiologica fino al raggiungimento del volume desiderato e dopo un periodo di adattamento dei tessuti espansi vengono sostituiti con un impianto definitivo. Gli espansori mammari sono disponibili in forma rotonda o anatomica

Mauro Leonardis

Autore dell'articolo

Dott. Mauro Leonardis
Medico-Chirurgo
Specializzato in Chirurgia Plastica